Corriere della Sera
21 agosto 2000

 

La mia "Domenica In",
senza volgarità
di Maria Volpe

 

"Non sarà il programma delle bellone". Iva Zanicchi, che dal 17 settembre affiancherà Carlo Conti a "Domenica In", non ha ancora le idee chiare, ma tra le poche certezze c'è quella di una domenica senza ragazze in abiti succinti, senza seni in bella mostra, senza balletti sexy alle tre del pomeriggio.

Per anni si diceva: Iva a "Domenica In". Ora eccola.
"E' vero, sembrava una barzelletta. Quest'anno mi ha telefonato Conti: "Ti andrebbe di fare "Domenica In" con me? Mi piace la tua spontaneità". E mi ha convinto".

Poi ha dovuto dirlo a Mediaset.
"Eh sì. E' stato come lasciare marito e figli: ho lavorato a Mediaset per 17 anni. I primi a cui l'ho detto? Piersilvio Berlusconi, e Confalonieri. Han cercato di trattenermi, ma io ho chiesto di lasciarmi andare, per me è un'occasione unica".

Una bella convivenza, sì, ma dopo 16 anni di "OK, il prezzo è giusto!" lei non ne poteva più.
"E' vero: ero stanca di "OK, il prezzo è giusto!". Ma alla fine c'ero affezionata: ascolti buoni, sponsor contenti, guadagni soddisfacenti".

Le avessero offerto qualcosa d'altro, sarebbe andata via lo stesso?
"Mah, prima o poi sarebbe stato fatale: 16 anni di "OK" sono tanti".

E ora è pronta per la domenica di Raiuno.
"Pronta non so. E' una grande sfida. Dall'altra parte, Canale 5, c'è Costanzo: "Buona domenica" è una formula vincente".

La passata stagione lei era spesso ospite là.
"Gli sono molto riconoscente: Costanzo mi ha riscoperta come cantante. Ora mi tocca sfidarlo. "Domenica In", in questi anni, ha sofferto molto la concorrenza, ma ora siamo agguerriti".

E i soliti giochini?
"Beh un po' di giochi ci saranno, non si può far Shakespeare la domenica pomeriggio. Sarà un programma popolare ma non popolaresco. Quest'anno poi torniamo al Teatro delle Vittorie, tempio del varietà".

E i comici?
"Speriamo che Carlo Conti porti la comicità toscana".

Dal '76 a oggi si sono alternati tanti conduttori, tante formule. Chi ricorda con maggior piacere?
"Ho nostalgia di Corrado, della sua ironia sorniona e cattivella. E della grande professionalità di Baudo. E di Mara Venier: le sue edizioni son state formidabili".

Si dice che Conti non l'abbia voluta a "Domenica In" neppure per una particina. Avrebbe detto: se c'è la Venier, me ne vado.
"Non so nulla. Stimo Mara, e quando andavo ospite nella sua "Domenica In" mi faceva sentire una regina. Le auguro di tornare a condurre il programma nel 2001".

Da qualche anno "Domenica In" non riesce a ingranare. Cosa non ha funzionato?
"Forse si è avvertita una mancanza di complicità tra i conduttori. Poi certe volgarità non sono
piaciute. Infine le straniere belle e mute lasciano il tempo che trovano. Meglio una ragazzona simpatica".

Un desiderio?
"Avere Celentano per tutta una puntata. Nel '72 Adriano ed io abbiamo cantato per l'Italia. Da allora non l'ho più visto. Mica moriremo senza vederci".

 
 

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